Da oggi i cittadini di Trento rischiano nuove contravvenzioni, ma possono stare tranquilli, si tratta infatti di “multe al contrario” che non si pagano, ma al contrario premiano comportamenti spontaneamente positivi di automobilisti, ciclisti, pedoni e cittadini che sanno sostituire lo stress quotidiano con un gesto di gentilezza che va oltre il rispetto delle regole.
L’iniziativa, ideata dall’associazione Vivopositivo di Trento, ha subito trovato l’appoggio del Comune di Trento, del Comando di Polizia Locale e di ACI Trentino. «La Multa al contrario», ha spiegato oggi alla conferenza stampa di presentazione Renzo De Stefani, presidente di Vivopositivo, «è una delle iniziative che l’associazione promuove per implementare la qualità dei rapporti interpersonali e quindi il benessere generale della comunità. La Multa al Contrario, che già gli scorsi anni aveva riscontrato un grande successo, da quest’anno non premierà solo i comportamenti positivi legati alla viabilità, quindi di automobilisti e ciclisti, ma anche quelli dei “buoni cittadini”. Per questo abbiamo coinvolto anche il Comune di Trento e la Polizia Municipale».
«Non esiste una lista dei comportamenti virtuosi, ma molti di questi saranno proprio scoperti quotidianamente dagli Agenti del Corpo di Polizia locale e dagli Agenti di Quartiere coinvolti nell’iniziativa», ha spiegato Lino Giacomoni, comandante del Corpo di Polizia Locale del Comune di Trento. «Saranno ad esempio “multati al contrario” coloro che dimostreranno cortesia e attenzione ai tempi altrui andando oltre il rispetto delle regole e del codice della strada: chi cede il parcheggio anche in caso di precedenza, chi rallenta in prossimità di una pozzanghera o aspetta il semaforo verde per attraversare la strada anche in assenza di veicoli. Un comportamento, quest’ultimo, che pur essendo previsto dalla legge ormai nessuno fa più. Metterlo in pratica, soprattutto di fronte a bambini e ragazzi, è un buon comportamento di educazione stradale».
Quest’anno, in particolare grazie all’aiuto degli Agenti di Quartiere che vivono quotidianamente a contatto con le persone, saranno premiati anche i “buoni cittadini”: «chi utilizza correttamente gli spazi sportivi – continua Lino Giacomoni – chi usa i posacenere posizionati per le vie della città, chi raccoglie un rifiuto per gettarlo nell’apposito cassonetto o ancora chi cede il posto sui mezzi pubblici alle persone anziane».
Gli Agenti di quartiere e quelli dell’educazione stradale fermeranno la persona “colpevole”, daranno la “multa al contrario” e raccoglieranno i dati in vista della premiazione che si terrà a conclusione del progetto, ossia nel mese di maggio. Una commissione costituita dai rappresentanti degli enti promotori selezionerà infatti i comportamenti più virtuosi e alle persone selezionate saranno consegnati premi offerti da aziende che appoggiano l’iniziativa di sensibilizzazione tra i quali l’ACI. «L’Automobile Club d’Italia», ha spiegato oggi Alberto Ansaldi, direttore interregionale ACI Veneto e Trentino Alto Adige, «segue e sostiene l’iniziativa promossa da Vivopositivo fin dalle origini. Quest’anno contribuiremo mettendo a disposizione tessere ACI gratuite ed altri premi. Secondo i dati il 75% degli incidenti stradali è provocato dal comportamento scorretto degli automobilisti. Credo che la soluzione non sia tanto quella di inasprire le pene, ma premiare i comportamenti virtuosi per influenzare positivamente gli altri automobilisti».
«L’iniziativa», ha affermato Michelangelo Marchesi, Assessore con delega per le materie dell’Ambiente e mobilità del Comune di Trento, «ha già attirato l’interesse anche di altri comuni che si sono interessati per applicare la multa al contrario anche nei propri borghi. È un’iniziativa che permette di avvicinarsi ai cittadini promuovendo la sicurezza e i rapporti tra le persone. Due elementi legati l’uno all’altro: la prima è infatti garantita o pregiudicata proprio dalla qualità delle relazioni interpersonali».
La “Multa al contrario” vuole sensibilizzare la comunità promuovendo comportamenti sereni e positivi in un contesto – quello della strada e della guida – in cui spesso si concentrano lo stress quotidiano e si amplifica l’ansia collettiva con rischi di incidenti e pericolo per la salute pubblica.
fonte:polizialocale.com